È così lordo
l’orecchio esausto
di faglie e ottave,
che mi lascia solo
col tempo appena
ti tenerti stretta,
– dopo esser passata –
cercando parola
e forma ancora
che non sia “ricordo”.
(dalla raccolta “Fragili Apparenze”, TCM 2005)
È così lordo
l’orecchio esausto
di faglie e ottave,
che mi lascia solo
col tempo appena
ti tenerti stretta,
– dopo esser passata –
cercando parola
e forma ancora
che non sia “ricordo”.
(dalla raccolta “Fragili Apparenze”, TCM 2005)